Se tutto nella fotografia è luce, capire quanta ne vogliamo è la chiave. L’esposimetro ci dà un mano fondamentale.

In questo post tre concetti chiavi:

♦ Il concetto di stop

♦ L’esposimetro interno ed il suo funzionamento

♦ A cosa serve l’esposimetro esterno

Il primo concetto base è lo stop: lo stop è la quantità di luce. Ogni volta che mi sposto verso una maggiore esposizione, di stop in stop, la quantità di luce raddoppia; ogni volta che mi sposto verso una minore esposizione, di stop in stop la quantità di luce si dimezza.

Quindi ora sei pronto per capire come funziona l’esposimetro interno. Ha un funzionamento TTL (Throug The Lens) perché MISURA LA LUCE RIFLESSA che arriva alla lente.

Ed è qui che casca l’asino!

Perché la misurazione è indiretta e legata al comportamento degli oggetti sotto la luce.

Inoltre l’esposimetro interno ha tre/quattro diverse modalità di lettura (nome e numero variano a seconda della marca della macchina, come al solito!), che modificano in maniera sostanziale il risultato che otteniamo dalla misurazione:

misurazioni con l'esposimetro

♦ Valutativa o matrix: viene letta quasi tutta l’area del fotogramma, facendo una media pesata delle diverse zone. È il metodo più affidabile per un’immagine bilanciata

♦ Spot: fa una valutazione sul punto più centrale del fotogramma. Utile per scene con forti contrasti di luce, per esporre correttamente il soggetto

♦ Parziale o Semi-Spot: fa una valutazione del punto centrale e della zona circostante; è una sorta di via di mezzo tra gli altri due metodi

♦ Media pesata: è sostanzialmente identica alla parziale, ma la zona centrale è sfumata verso i bordi

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Per tirare le somme, la valutazione dell’esposimetro interno è comoda, ma può anche essere approssimativa.

Quindi, che si fa?

Nei casi in cui sia necessaria una misurazione precisa, si può usare l’esposimetro propriamente detto, che è un apparecchio esterno rispetto alla fotocamera e pertanto MISURA LA LUCE INCIDENTE (diretta e/o diffusa). Una bella differenza!

Alcune piccole regole base per l’uso dell’esposimetro:

♦ Misurare dal soggetto verso la direzione da cui si scatta

♦ Nel ritratto, posizionare l’esposimetro nella zona del mento del soggetto

♦ Se si sta valutando l’effetto del flash e si è in piena luce, si può coprire con la mano la luce solare diretta per verificare la sua importanza

esposimetro

Esposimetro sì, esposimetro no? Questo è il dilemma…

È soggettivo, legato alla sensibilità, all’esperienza ed alla capacità di valutare il risultato dell’esposimetro interno… personalmente trovo che l’esposimetro sia un ausilio fondamentale per i professionisti, in particolare quelli che vogliano occuparsi di ritratto. Utile anche in architettura e paesaggio, soprattutto, a mio avviso, laddove si inseriscano delle luci artificiali per modellare la scena.
Quando parleremo dell’uso dei flash off camera, approfondiremo meglio le modalità di impiego dell’esposimetro, come impostarlo e quali risultati può dare!

E tu, usi l’esposimetro? Fammelo sapere nei commenti!

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